Nel 1929 grazie a Giovan Battista Rossi nasce il più tipico liquore della tradizione montana: l’amaro Kranebet. Questo nome dato al ginepro usato fin dall’antichità.Propio per le sue doti medicinali e terapeutiche. L’amaro kranebet è un amaro bianco ottenuto dalla distillazione di bacche di ginepro, genziana e radici alpine.Diventa in poco tempo l’emblema dell’altopiano di Asiago e della località montane. L’amaro che ben si adatta in cucina è proposto per la realizzazione di piacevoli ricette. Il nome dell’amaro Kranebet significa, letteralmente “grani amari”. Le bacche del ginepro impiegano due anni per maturare ed hanno consistenza carnosa.Sono verdastre, grosse poco meno di un pisello e nel tardo autunno diventano blu cupo.A questo punto sono raccolte e poi essiccate al sole. Di buon odore resinoso, contengono diversi oli essenziali soprattutto zucchero, vitamina c e gallotannini.

Come nacque tutto questo?

Totalmente naturale, privo di coloranti e aromatizzanti viene consumato come digestivo.Può essere bevuto liscio, con ghiaccio o usato come base per cocktail e long drink. L’amaro Kranebet è utilizzato anche in cucina per aromatizzare stufati e arrosti di selvaggina. L’amaro Kranebet 0,7l è un prodotto eccellente.È il 1958 quando Francesco Dal Toso eredita dal nonno Sante la passione per la distillazione così aprendo IDE(Industria Distillati Elaborati).Una piccola azienda destinata a divenire leader del mercato. Il 1984 vede l’acquisto delle Distillerie Valbruna, azienda leader nella produzione di alcolati per pasticceria.Nel 1993 l’ultimo passo per la creazione di Antiche Distillerie Riunite. L’acquisizione del marchio Rossi D’Asiago,produttore di distillati dal 1868 e inventore nel 1924 di Kranebet. L’amaro bianco dell’altopiano, a base di ginepro, genziana e assenzio.
Una proposta di liquori e distillati che oggi raggiunge oltre 50 paesi nel mondo. L’amaro Kranebet Tonic è il freschissimo cocktail a base Kranebet.

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